giovedì 9 agosto 2012

Finalmente ammettono quello che pensano...e poi esagero quando dico che"ci sono una serie di condizioni politiche sociali e culturali che mi BLOCCANO e che 20 anni fa' non c'erano?" stanno riorganizzando tutto tagliandoci fuori..da considerazioni di previdenza assistenza diritti lavorativi...la nostra generazione deve servire da carne da macello e manodopera a costo zero per la nuova italia che hanno in mente(molto piu' iniqua e massone aristocratica di quella dei nostri genitori e cugini piu' grandi,ventenni negli anni '80...).Unica soluzione sarebbe quello che so' io...ma CON CHI? con i pischelli di ora che non sanno neanche di cosa parlo? Con i Vecchi che non riescono a capire come siamo arrivati a questa situazione?(se solo pensassero a quello che hanno fatto succedere senza battere ciglio ,abituati oramai AL BENESSERE e senza capire che quel BENESSERE VENIVA dalle lotte dei nostri nonni prima e di loro stessi DA GIOVANI poi? Senza capire che senza SANGUE il potere non ha MAI CONCESSO NIENTE?...MAI NELLA STORIA CONTROLLA! Con chi cammino nella mia LOTTA? Con chi posso solo pensare di lottare? E allora ACCETTO di ESSERE FINITO A 30 ANNI?..............NON CREDO PROPRIO...quindi non mi dire piu' di darmi una CALMATA,la voglia di lottare e non darla vinta mi tiene in vita...e per forza a volte la pressione prende il sopravvento...La mia generazione diventa O BASTARDA(venduta prona schiava di chi e' responsabile della situazione) O FONDE IN TESTA come petardi...IL PUNK NON ESISTE PIU'?IL PUNK HA PIU' SENSO ORA CHE NEGLI ANNI '80! COSTRETTI A SANGUINARE,PER SEMPRE!.........MA PAGHERETE TUTTO...
I SECCATORI (da uno scritto di G. Deleuze, <<Le Monde>>, 7 aprile 1978)

Perché i palestinesi sarebbero dei <<validi interlocutori>> dal momento che non hanno un paese? E perché dovrebbero averlo dal momento che gli è stato tolto? Non si è mai data loro altra scelta se non quella di arrendersi senza condizioni. Non gli si propone altro che la morte. Nella guerra che li oppone a Israele, le azioni di Israele sono considerate delle risposte legittime (anche quando appaiono sproporzionate), mentre quelle dei palestinesi sono trattate esclusivamente come terrorismo. Oltretutto, un morto arabo non ha lo stesso valore né lo stesso peso di un morto israeliano. 
Israele, dal 1969, non ha mai smesso di bombardare e di mitragliare il Sud del Libano. Ha riconosciuto esplicitamente che la recente invasione di questo paese non era una risposta all’azione del commando di Tel Aviv (trentamila soldati contro undici terroristi), ma il coronamento premeditato di tutta una serie di operazioni di cui si riserva l’iniziativa. Per una <<soluzione finale>> del problema palestinese, Israele può contare su una complicità quasi unanime degli altri stati, con nuance e restrizioni diverse. I palestinesi, gente senza terra né stato, sono dei seccatori per tutto il mondo. Per quanto ricevano armi e denaro da alcuni paesi, sanno quel che dicono quando dichiarano di essere assolutamente soli.
I combattenti palestinesi, inoltre, affermano che in fondo hanno riportato una vittoria. Nel Sud del Libano avevano lasciato solo gruppi di resistenza, i quali sembrano aver retto molto bene.
Per contro l’invasione israeliana ha colpito alla cieca i rifugiati palestinesi, i contadini libanesi, un intero popolo di coltivatori poveri. Distruzioni di villaggi e di città, e massacri di civili sono stati confermati: l’utilizzo di bombe a grappolo è segnalato da diverse fonti. Sono anni che la popolazione del Libano meridionale non smette di andarsene e ritornare, in un esodo infinito, sotto i colpi di forza israeliani che non si capisce bene in cosa si distinguano dagli atti terroristici. L’ultima escalation ha lasciato in strada duecentomila persone senza un tetto. Lo stato di Israele applica al Libano meridionale il metodo già sperimentato in Galilea e altrove nel 1948: <<palestinizza>> il Sud del Libano.
I combattenti palestinesi nascono dai profughi. Israele pretende di vincere i combattimenti facendo altre migliaia di rifugiati, da cui nasceranno nuovi combattenti.
Non sono soltanto i nostri rapporti col Libano che ci fanno dire: lo stato di Israele uccide un paese fragile e complesso. C’è anche un altro aspetto, più inquietante. Il modello Israele-Palestina è determinante nell’attuale problema del terrorismo, anche in Europa. L’intesa mondiale tra gli stati, l’organizzazione di una polizia e di una giurisdizione mondiali, che si stanno preparando, portano necessariamente a un’estensione in base a cui la gente sarà sempre più assimilata a <<terroristi>> virtuali. Ci troviamo in una situazione simile a quella della guerra di Spagna, quando la Spagna serviva da laboratorio e da sperimentazione per un futuro ancora più terribile.
Oggi, è lo stato di Israele a compiere la sperimentazione. Fissa un modello di repressione che sarà adattato e fatto fruttare in altri paesi. C’è una forte continuità nella sua politica. Israele ha sempre ritenuto che le risoluzioni dell’Onu che lo condannavano verbalmente, di fatto gli dessero ragione. L’invito ad abbandonare i territori occupati l’ha trasformato nell’obbligo di istallarvi delle colonie. Attualmente ritiene che l’invio di una forza internazionale nel Sud del Libano sia eccellente … a condizione che essa si incarichi in sua vece di trasformare la regione in una zona di polizia o in deserto controllato (una settimana dopo l’invio delle forze israeliane che occuparono fino a un sesto del territorio libanese, i caschi blu dell’Onu si istallarono nel Sud del Libano). E’ un curioso ricatto, da cui il mondo intero uscirà solo se ci sarà una pressione sufficiente affinché i palestinesi siano infine riconosciuti per quel che sono, dei <<validi interlocutori>>, perché dentro uno stato di guerra di cui non sono certo i responsabili.

lunedì 4 giugno 2012

Contro precarietà, licenziamenti e carovita.opposizione sociale al governo delle banche...


 LA CRISI LA PAGHINO I PADRONI!

La terribile tragedia del terremoto in Emilia Romagna colpisce e impressiona per il numero di vittime e la portata ingente dei danni. Ma un aspetto fa riflettere: la quantità di lavoratori morti nei crolli dei capannoni industriali! Morti 2 volte per il lavoro: la prima come vittime della speculazione edilizia di chi ha edificato con la sabbia. La seconda come vittime di un sistema produttivo inarrestabile che obbliga lavoratori precari e non a rientrare a lavoro anche in condizioni di pericolo perche importante è ripartire subito a produrre. Esprimiamo la nostra solidarietà a tutta la popolazione colpita denunciando il ricatto perpetuato dai padroni tramite il lavoro precario e i facili licenziamenti introdotti dalle recenti riforme. I sindacati, piegati al volere dei poteri forti dei banchieri, hanno solamente annullato le feste di commemorazione ufficiale perdendo una altra volta la possibilità di alzare la voce verso una condizione non più sostenibile.

Licenziamenti, disoccupazione, precarietà e carovita sono la ricetta del governo Monti e della BCE per scaricare i costi della crisi su milioni di lavoratori e di precari che già non riescono da tempo ad arrivare a fine mese. Il governo tecnico sorretto da UDC PDL e PD ci impone politiche neoliberiste che impoveriscono interi settori sociali mettendo in discussione il contratto collettivo del lavoro e il diritto allo sciopero tutto a vantaggio delle imprese. Chi dissente e si oppone ai sacrifici o denuncia i metodi di riscossione di Equitalia viene tacciato di terrorismo. Partiti screditati che ormai rappresentano solo se stessi vogliono reprimere ogni istanza sociale e politica militarizzando i territori anche con l'esercito, come in Val di Susa. Costoro affrontano tutte le contraddizioni di un sistema malato come un problema di ordine pubblico. 
In Europa lavoratori, studenti e precari si stanno mobilitando perché la crisi la paghino gli industriali, i politici e le banche che l'hanno creata. E' ormai evidente, che ad essere in crisi è l'intero sistema economico mondiale fondato sullo sfruttamento dell'uomo e dell'ambiente, la speculazione e l'iniqua distribuzione delle risorse.

Per la difesa dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, dell'articolo 18, per un reddito di cittadinanza, per il diritto alla casa e per i servizi sociali. Contro la concertazione al ribasso dei diritti da parte di CGIL, CISL, UIL, i padroni e il governo delle banche. 

Per il ritiro immediato delle truppe in missione all'estero e per l'annullamento del contratto per l'acquisto dei caccia bombardieri F-35 che ci costeranno centinaia di milioni di euro.

Nel ribadire la nostra profonda distanza dal sistema dei partiti, dall'ipocrisia delle passerelle elettorali rilanciamo il conflitto sociale ed uniamo le lotte per riprenderci il nostro futuro.

ASA - ASI' ES MI FUTBOL
COLLETTIVO INIZIATIVA POPOLARE S.CONCORDIO
ASSEMBLEA LUCCHESE CONTRO LA CRISI

lunedì 14 maggio 2012

Nasce Torpedo...nuovo collettivo politico!



Come trasformare la nostra città nel tempo!
5 punti di partenza per la creazione di un nuovo nucleo politico. Direzione delle future lotte extraistituzionali...



1) Fermare la logica speculativa nell'edilizia! BASTA CEMENTIFICAZIONE!
La casa è un diritto e in quanto tale deve essere garantita a tutti.Alla forte richiesta di alloggi popolari presente sul territorio, come nel resto d'Italia, non è ammissibile rispondere costruendo nuove case quando più di 2000 alloggi restano sfitti all'interno del comune.
Vogliamo il riequilibrio del rapporto costruzione/ urbanizzazione, e finchè questo non sarà fatto vogliamo che non vengano costruite nuove abitazioni!
Riteniamo indispensabile togliere la città nelle mani degli speculatori per rimetterla in quelle dei cittadini!


2) Fare pressione sulle istituzioni competenti ad incentivare i mezzi di trasporto pubblici rispetto a quelli privati quindi creare delle agevolazioni per gli studenti e lavoratori pendolari che soffrono pesanti disagi!
La nostra città soffre gravi problemi dovuti all'inquinamento che non possono essere risolti con l'andamento targhe alterne una domenica ogni tanto; crediamo che la nostra sia una città ideale per essere girata in bicicletta e che questo debba essere incentivato dalle istituzioni!
I mezzi pubblici offrono un servizio talmente pessimo che per un pendolare è piu conveniente utilizzare un mezzo privato con un solo passeggero! 


3) Rivalutare il patrimonio culturale della città!
Negli ultimi anni il siamo sempre più andati incontro ad un impoverimento dell'offerta artistica della città da una parte per il peso della cementificazione (che abbatte i cinema per costruire appartamenti) dall'altra per il completo disinteresse (o complicità) delle istituzioni!
Basti pensare alla misera offerta cinematografica della città!
Tristi esempi come il cinema nazionale, ormai diventato un lotto pieno di abitazioni, o il cinema Italia o centrale, che non sono ancora finiti sotto questa macchina speculativa ma che secondo i progetti dovrebberp finirci presto!
Riteniamo l'istuzione comunale responsabile di questo scempio in quanto essa ha permesso il cambio di destinazione d'uso per gli stabili in questione...Data la scarsa proposta cinematografica (3 cinema che proiettano solo film main stream!) la gente eviti di andare nei cinema cittadini, quali di conseguenza non trovano più interesse a mantenere l'attività!
Riteniamo indispensabile far partire una battaglia in difesa delle sale cinematografiche!
Crediamo che l'offerta culturale della città debba andare oltre quella fumettistica e Puccini in quanto esistono altri lucchesi da ricordare nella storia che la città sembra aver scordato completamente, ci riferiamo a personaggi come Barsanti e Matteucci (inventori del motore a scoppio) o Boccherini!
Il SummerFestival deve diventare un bene di Tutti.
Riteniamo assurda la gestione dell'evento che viene proposto da agenzie di privati con prezzi assolutamente impopolari e che non concede nulla alla città ed al cittadino.
Vorremmo proporre una gestione dell'evento pubblica che spinga i partecipanti a vivere per più giorni la città, questo potrebbe essere fatto accostando le date una all'altra e aprendo più palchi, con artisti minori, che siano accessibili a tutti; questo spingerà molti turisti a sostare piu giorni in città e portare ricchezza a questa! All'interno dell'evento proposto in questo modo assumerebbe un significato molto più intenso la promozione di gruppi emergenti con il concorso SummerGiovani.
Il nostro progetto si propone quindi di creare luoghi comuni per tutte quelle piccole e grosse realtà culturali che esistono oggi e che si verranno a creare un domani!




4) Creare spazi aggregativi politico/culturali completamente al servizio della popolazione!
Per far fronte ai problemi dovuti alla estrema burocraticizzazione dei pochi posti già esistenti; come l'esempio del cantiere giovani che aperto da più di un anno non è riuscito a dare spazi ai giovani che ne hanno realmente bisogno!
Pensiamo che la monotonia di questa città sia dovuta alla mancanza di aggregazione; Non possiamo immaginare una città più viva culturalmente senza spazi dove confrontarsi!
Ricordiamo le proposte passate di una palestra popolare, una ciclofficina, un cineforum che vennero accantonate sul nascere per la mancanza di spazi dove far rientrare i progetti!
Vogliamo portare a conoscenza la cittadinanza di tutti gli spazi vuoti e abbandonati, dimenticati dalle istituzioni e lasciati al degrado quindi creare un nuovo rapporto tra l'individuo e il territorio che vive! Vogliamo agire con la logica della riappropriazione per ridare alla cittadinanza gli spazi che gli sono stati sottratti dalla speculazione edilizia, dalla crisi, dalle istituzioni (in)competenti!

Crediamo che gli spazi di cui hanno bisogno i cittadini non debbano passare sempre e per forza  dalle istituzioni che hanno dimostrato in più occasioni di svilire i progetti e di rimodellare le idee.
Non possiamo conoscere e indicare quali siano tutti i progetti culturali portati avanti dai cittadini quindi crediamo che il meglio modo per promuoverli sia dare a loro spazi nei quali essi possano attuarli!


5) Supportare i vincoli di solidarietà presenti e futuri tra i cittadini per far fronte ai disagi della crisi, tra gli studenti medi che contrastano il continuo impoverimento dell'istruzione pubblica, tra lavoratori, precari e disoccupati che si oppongono al peso dei tagli operati dal governo Monti!
Crediamo indispensabile dover fare fronte comune contro le politiche di austerity portate avanti dai governi per garantire un lavoro, una casa, un reddito a tutti!
Le lotte instaurate sul territorio non possono non tener conto della situazione al livello Nazionale, ciò che succede a Lucca non è che uno specchietto di ciò che succede in italia...Dobbiamo sempre tener presente che i comuni molto spesso si ritrovano a dover gestire tagli che arrivano dall'alto!
Come già abbiamo fatto in passato vogliamo continuare a sostenere le popolazioni in lotta contro le grandi opere (Tav), contro le politiche tagliagambe portate avanti da Monti, contro la corruzione che si è radicata negli strati alti della classe dirigente!
Vogliamo  sostenere tutti i comitati locali che già si battono per ragioni consone a i punti sopra citati quindi creare contatti con tutte le piccole o grandi lotte già instaurate sul territorio e dare e prendere forza da queste: come i residenti di via delle Tagliate che da anni si battono contro l'inquinamento della zona; come il comitato contro lo steccone di san Concordio, come i pendolari Lucca-Firenze, come l'assemblea stop al consumo del territorio che da tempo si batte contro la continua cementificazione!
Verso la ricostruzione di un tessuto politico e sociale; Organizziamoci per riprendere in mano la nostra città!



giovedì 26 aprile 2012

Il nostro 25 aprile!

Per alcuni il 25 aprile è una giornata come tutte le altre. Per altri è un’occasione per fare proclami di antifascismo salvo tradirli nei restanti 364 giorni dell’anno. Per altri ancora è una semplice e rituale commemorazione. Ma per noi il 25 aprile è stata e sarà sempre una cosa diversa. Non basta infatti ricordare commossi quelle decine di migliaia di partigiani che hanno combattuto e sono morti per riscattare il nostro paese dalla vergognosa barbarie nazifascista. Il vero modo di onorarli consiste nel far vivere lo spirito della loro lotta, denunciando e combattendo i vecchi e i nuovi fascismi che albergano nella società italiana. Per questo siamo scesi in piazza e abbiamo attaccato innanzi tutto il sindaco uscente Mauro Favilla, che mentre partecipa in pompa magna alla parata ufficiale, pur di raccattare qualche voto candida nella sua lista un esponente di Casa Pound, i cui militanti si autodefiniscono”i fascisti del terzo millennio”. Il fascismo purtroppo non è mai morto davvero, è sopravvissuto, si è evoluto, si è camuffato e ha continuato ad operare indisturbato nelle istituzioni, nelle forze dell’ordine, ai vertici dello stato. Il fascismo non è una semplice parentesi storica: è una pulsione latente che alberga nella società italiana, è la volontà di svuotare la democrazia, è il tentativo di cancellare i diritti conquistati a caro prezzo dai lavoratori nel corso di decenni di lotte, è la repressione che si abbatte implacabile su tutti coloro che criticano il sistema. Fascismo è cancellare l’articolo 18. Fascismo è cacciare la democrazia e il sindacato dalle fabbriche come fa Marchionne alla Fiat. Fascismo è anche imporre a colpi di manganello un’opera devastante e costosissima come la TAV a una popolazione inerme come quella della Val di Susa. Oggi più che mai c’è bisogno di mettere in campo una forte opposizione sociale per contrastare la deriva antidemocratica impostaci dai poteri forti. La Resistenza infatti è stata proprio questo: la lotta di coloro che hanno scelto di non chinare la testa di fronte alla barbarie, all’arroganza e alla violenza del potere. Per questo noi continueremo a scendere in piazza e a urlare sempre più forte: ORA E SEMPRE RESITENZA!!!

venerdì 20 aprile 2012

Arresti e perquisizioni post 15 ottobre

Solitamente su questo blog non parliamo di avvenimenti nazionali, ma quel giorno, in quel corteo, c'eravamo anche noi!

Questa notte sono stati arrestati alcuni ragazzi che, il 15 Ottobre scorso, si trovavano nel nostro corteo a manifestare per le nostre stesse ragioni! In attesa delle informazioni che avremo dai compagni, riportiamo quanto finora diffuso dai media di regime rispetto alle perquisizioni e alle misure cautelari eseguite questa mattina (20/4/2012) tra Roma, Teramo, Ancona, Civitanoza Marche, Macerata, Padova e Cosenza. Complessivamente le misure cautelari ammontano a 7 arresti domiciliari e 6 obblighi di dimora, oltre a 14 perquisizioni.
Quello che è accaduto oggi incupisce un po' il ricordo di quel giorno, quel 15 Ottobre in cui iniziò tutto, in cui nacque un percorso che continua ad andare avanti tutt'oggi! Nessuno si sarebbe mai aspettato una risposta così da Lucca, da noi che partimmo disorganizzati e quasi all'avventura, ma sempre tutti uniti!
Nonostante che sia stata una giornata eccezionale, ci sono stati anche aspetti negativi.
In un corteo così vasto non potevano che emergere anche le differenze e le divisioni presenti, sulle quali molti non sono riusciti a passare sopra.
I modi per esprimere un sentimento variano da individuo a individuo, il dolore può venire espresso in molte maniere: c'è chi piange, chi è impassibile e chi ride...
la medesima cosa avviene con la rabbia manifestata nelle piazze, qualcuno grida, qualcuno marcia, qualcuno reagisce.
Il potere conta sulla divisione per governarci meglio e, questa, gioca a suo favore anche quando vengono costruiti apparati repressivi come quello di stamattina!
Oggi è una brutta giornata perchè 13 ragazzi come noi hanno perso la libertà e noi non possiamo fare altro che esprimere loro la nostra solidarietà!

Altre notizie su:

Edilizia scolastica pessima...crolla il soffitto del Fermi!

Ieri mattina, poco prima dell'ingresso dei ragazzi nella scuola E.Fermi di lucca una parte del soffitto vicino la porta di ingresso si stacca e cadono giù macerie, tanto grosse da spezzare in due una cattedra posta la sotto...Per fortuna là sotto non si trovava nessuno, dato che solitamente su quella cattedra i professori si soffermano a leggere le circolari prima di entrare a lezione!

Questo episodio dovrebbe farci riflettere; farci riflettere perchè poteva andare male, ma male davvero...

Sarebbe da chiedersi perchè le scuole cadano ancora a pezzi visto che in Italia il morto ci è già scappato, chiedersi perchè non impariamo mai e che cosa stiamo aspettando.
Uno stato che non pensa alla messa in sicurezza dei propri figli è uno stato che è veramente alla frutta.
I soldi che ci sono, pur essendo pochi,sono spesi per gli interessi dei poteri forti come le grandi opere (la Tav) o le spese militari(F35).
Nel nostro comune abbiamo avuto una spesa per la campagna elettorale, ad oggi, di 450'000 euro ,questi “costi della democrazia” erano più che sufficienti per la messa in sicurezza dell’ITI. 
Quindi possiamo aspettarci qualcosa dal sindaco che uscirà dalle urne oppure l’unica cosa che ci verrà offerta sarà un Lutto cittadino e il cordoglio davanti a una disgrazia?

Invitamo cosi ogni studente a documentare/fotografare i pezzi della sua scuola che cadono a pezzi e inviarceli a informalucca@gmail.it... l'intenzione è quella di aprire una pagina apposita dove saranno pubblicati!




domenica 15 aprile 2012

CRONACA DI UNA CONTESTAZIONE OCCULTATA

Lucca, venerdì 13 aprile. Cinema Astra in piazza del Giglio. Ore 17.30 circa. Comizio elettorale del segretario nazionale del PD Pierluigi Bersani a sostegno della candidatura a sindaco di Lucca di Alessandro Tambellini. Bersani s’infervora in attacchi serrati al trapassato governo Berlusconi, sancisce l’ineluttabilità del voto a Monti come unica possibilità di sfuggire alla nemesi greca, indica la difesa del territorio e la tutela ambientale quale fondamento e base imprescindibile di qualsiasi impegno politico. Così viene incensato il candidato Tambellini ad una platea in osanna. Un tripudio di applausi incornicia il quadretto, un po’ naif e di provincia, diciamocelo. Ma…Concluso l’avvincente monologo, la dissolvenza dell’acclamazione viene squarciata da due bandiere NO TAV: “questa è la difesa del territorio, questa è la tutela dell’ambiente”. Gli usuali digossini annaspano tra la folla per sedare la profanazione del rito elettorale, donnine scandalizzate strillano ai provocatori, omini indignati aiutano gli sforzi polizieschi nell’accompagnare i dissidenti all’uscita. “Fuori dai coglioni, qui c’è il Partito Democratico, la parola DEMOCRAZIA vorrà pur dire qualcosa, cazzo”. A parte l’eloquio fallocratico, più che democratico, il problema sta proprio qui. Quando c’è stata la possibilità di porre una domanda? Un dubbio? Un chiarimento? Allora, qui, poniamo qualche dubbio. Chi è che ha disturbato questa bella kermesse elettoralistica? La “nota di colore” nel vostro mondo in bianco e nero, possiamo essere solo noi. La dissonanza, l’elemento che non combacia nel vostro puzzle immaginario in cui tutto alla fine si sistema. Noi siamo quelli che non ci stanno, siamo l’imprevedibile (per voi) che non si adegua. Eccediamo, in realtà in maniera troppo moderata, e chiediamo una vera democrazia, che sia diretta e partecipativa. Ogni giorno siamo attivi sul territorio, seguiamo con attenzione tutte le contraddizioni che il sistema politico-economico impone alla coscienza di ognuno, ci opponiamo con forza allo sfruttamento del territorio e delle persone, contestiamo le ingiustizie che vediamo accadere intorno a noi. Proviamo a soccorrere i deboli, anzi no, questo lo fanno i caritatevoli di ogni religione: noi cerchiamo di dargli la forza e la solidarietà di cui hanno bisogno per affrontare e combattere la ferocia di un contesto che non fa prigionieri, ma miete vittime senza tregua.Anche noi faremo non faremo prigionieri! Dunque, arriviamo a chiederci: dov’è la democrazia e la coerenza di un partito che è il primo a parlare di territorio e di partecipazione e poi sostiene progetti di “sviluppo”, di cui il TAV è il principale esempio, che devastano territori, annientano popolazioni non ascoltando minimamente le ragioni che pongono, affrontando in modo militaresco ogni tentativo di opposizione e ignorando financo qualsiasi voce fuori dal coro?
Alla fine abbiamo solo richiesto di fare un intervento a quello che in questo paese si chiama Partito Democratico!
Emettete la vostra sentenza, per quanto sia ardua a noi non ci spaventa, perchè stavolta sappiamo di essere arrivati al nocciolo del problema!




NoTav Lucca

giovedì 12 aprile 2012

11 Aprile NoTAV

E' andato ieri in scena un corteo per le vie del centro storico in solidarietà dei Valsusini NoTav!
Alle 5 e mezza circa una cinquantina di persone si sono date appuntamento in piazza San Michele e da li si sono mossi in corteo per le vie del centro distribuendo volantini e urlando slogan contro la linea ad alta velocità!

"Premettendo che chi si trova qui a manifestare con contro la linea Torino-Lione è stato definito domenica scorsa dal procuratore GianCarlo Caselli uno squadrista che preferisce la circolazione di violenza assortita rispetto alla circolazione di idee; oggi, giornata in cui si proverà a far diventare il cantiere della Tav legale convocando i proprietari dei terreni gia espropriati 1 ad 1 all'interno del fortino militarizzato, non potevamo non essere in piazza. L'abbiamo già spiegato in passato, lo spieghiamo oggi e lo spiegheremo in futuro che questa opera è inutile, ultra costosa, e a rischio di infiltrazioni mafiose oltre che distruttiva per l'ambiente! Non possiamo più sperare che i media facciano reale informazione in quanto sono nelle mani dei partiti favorevoli alla TAV! L'unico modo per riprendere contatto con il territorio sul quale viviamo, che lo stato vorrebbe rivendicare come suo e non di chi lo abita, è organizzarsi, controinformare e lottare! Per questo abbiamo deciso  di raccogliere l'appello di mobilitazione nazionale del movimento perchè oggi è una di quelle giornate che scrive la storia; sono previste mobilitazioni in più di 50 città e sappiamo già che domani sui giornali non apparirà che un breve articolo secondo o terzo piano!"